Terza stagione consecutiva sulla panchina rossoblù per Andrea Da Prato. Il coach livornese, dopo aver conquistato subito la promozione al suo primo anno a Cecina, ha poi sfiorato il colpo grosso anche la stagione scorsa, arrivando nella finale playoff persa alla terza e decisiva partita. Ora si riparte dopo una serie di aggiustamenti nel roster che ha visto anche l’ingresso in pianta stabile di vari giocatori del prolifico vivaio rossoblù.
D – Coach, si riparte da una base senior con conferme ed alcuni ingressi di ottimo livello, e soprattutto da un Basket Cecina che vuole valorizzare ancora di più i giovani locali, affidandoli alle cure di un coach che in questo campo ha esperienza da vendere.
R – Innanzitutto, un passo indietro: l’anno scorso abbiamo fatto un super campionato arrivando per ben due volte a 40 minuti dalla promozione in B nazionale: abbiamo overperformato rispetto alle aspettative iniziali non pronosticabili e vorrei che questo non passasse sotto traccia. Non c’è stata l’opportunità di salutarci come dovevamo con la squadra dell’anno scorso, rendendo l’onore che si meritavano, lo faccio qui adesso, augurando a tutti i ragazzi che non sono più con noi, i migliori risultati possibili con i loro nuovi team. Quest’ anno sulla carta la squadra e senza dubbio più vulnerabile in alcuni ruoli e molte avversarie si sono rinforzate, fatto sta che sarà difficilissimo ripetersi. Nonostante ciò abbiamo grande fiducia nelle scelte fatte: sia per quanto riguarda le conferme, sia per i nuovi arrivi che per i giovani che si affacceranno in prima squadra
D – Nei colloqui per la costruzione del nuovo roster avete subito trovato la “quadra” insieme al direttore sportivo Caroti e gli altri che si occupano della prima squadra. Attingere al serbatoio delle giovanili è una scelta che guarda al futuro del basket a Cecina.
R – La scelta di guardare con un occhio di riguardo verso i giovani del vivaio rossoblù, è una cosa che deve coinvolgere tutto l’ambiente cestistico cecinese. Non deve essere visto solo come il fatto di far giocare 5 minuti in più un ragazzo a partita decisa, ma ci vuole un coinvolgimento totale da parte dei dirigenti, degli accompagnatori, degli allenatori, degli assistenti, delle famiglie e dei tifosi nel supportare la prima squadra aldilà delle inevitabili sconfitte in più che si potranno verificare; e inutile avere l’ idea di far giocare ragazzi del vivaio per ricreare senso di appartenenza alla maglia, se poi le tribune del pala poggetti sono semi vuote. Quindi, chi ha la responsabilità di creare entusiasmo (in primis gli allenatori del settore giovanile) deve necessariamente supportare questa scelta: ci deve essere una costante connessione tra settore giovanile e serie B. Nella fase pre-stagionale abbiamo organizzato un numero importante di amichevoli, quasi tutte a Cecina (cinque su sei) per testare il livello tecnico – tattico dei nostri giovani e l’effettivo coinvolgimento emotivo dell’ambiente rosso-blu.
D – Campionato che vede in pratica tutte squadre toscane, con l’eccezione di La Spezia, ma proprio al di là del confine con la Liguria. Ci saranno anche tre trasferte a Siena, visto che dopo la promozione del Costone è arrivato anche il ripescaggio della Mens Sana.
R – Al momento, visti i roster delle altre squadre, posso dire, che il campionato sale di livello. Soprattutto, le squadre che l’anno scorso hanno occupato le posizioni di rincalzo hanno migliorato i propri organici, e al posto di Sestri e Serravalle sono entrate le due senesi che a suon di acquisti importanti vogliono recitare un ruolo di primo piano. Non ci sono squadre materasso: sarà un campionato dove le differenze tra le prime e le ultime saranno minime.
D – Nei vari siti si stanno già vedendo i nuovi roster delle formazioni avversarie, anche se ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere quelli definitivi. Molte squadre hanno apportato cambiamenti notevoli. Cosa tri aspetti da questa stagione per i rossoblù R – Il campionato nella prima fase che determina l’accesso alla zona playoff è molto breve e con molti turni infrasettimanali: dovremmo tenere costantemente alta l’efficienza del nostro stato fisico. Il lavoro settimanale in palestra farà la differenza: battaglia in allenamento e miglioramenti tecnici quotidiani saranno le nostre priorità, aboliremo dal dizionario interno della squadra la parola “io” per far spazio solamente alla parola “noi”.