1969, 1970 Primi passi agonistici

Da sx:  Giovanni Donati, Dante Andolfi, Simone Roventini, Pescia, Piero Francschini, Fabrizio Barsacchi, Perfetti, Porciani, Marconi, Paolo Fanelli, Guelfi, Canestri, Marcello De Feo, In ginocchio da sx: Fabrizio Bientinesi, Biasci, Branchetti, Marabotti, Bianchi, Brogi, Riccardo Berti

Il 1969 è un anno memorabile per tutti, è l’anno in cui l’uomo realizza uno dei suoi sogni proibiti . Con la missione Apollo 11 la NASA sbarca sulla luna, in italia sono le 22:17 del 20 Luglio,  le parole di Tito Stagno colorano la diretta TV, allora in bianco e nero, dell’allunaggio degli astronauti statunitensi. Mentre l’inviato da Houston, Ruggero Orlando, riporta le reazioni di gioia nel quartier generale della Nasa, sullo schermo passano le immagini dell’astronauta Neil Armstrong, che, scesi lentamente i gradini della scaletta, tocca la superficie lunare e inizia una storica passeggiata. È lui il primo uomo sulla Luna che saluta l’evento (seguito alla tv da 600milioni di persone in tutto il mondo) con una frase entrata nella memoria di tutti: «Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l’umanità.» In quell’occasione anche Buzz Aldrin mette piede sul satellite terrestre, mentre il terzo astronauta, Michael Collins, rimane dentro il modulo di comando. L’ultimo a imitare la loro impresa è stato lo statunitense Eugene Cernan, con la missione Apollo 17 del 14 dicembre 1972. Mentre la NASA preparava la spedizione dell’Apollo 11, al Palazzetto dello sport di via Napoli a Cecina si preparava la squadra del Basket Cecina, che nel frattempo aveva trovato in un altro

Zeno Nencini

appassionato di basket un finanziatore, l’industriale Zeno Nencini, che per pubblicizzare la sua nuova azienda di pavimentazioni industriali la Duroplat si assunse l’onere e l’onore di finanziare questa nuova società sportiva affidando al genero Fabrizio Ferretti il controllo della società. Il coinvolgimento di Zeno Nencini si deve principalmente a Mario Nannini agente delle Assicurazioni Generali, che giocava a pallacanestro con Zeno Nencini, Fermo Galli e il sindaco Giovannelli nei primi anni del dopoguerra. Nell’estate del ’69 un altro evento segnerà una pietra miliare, non nella scienza ma nella musica, un concerto rock di proporzioni irripetibili sia per la partecipazione di artisti favolosi sia per la partecipazione di giovani. Il concerto di Woodstock, tre giorni di rock, cultura hippie ed eccessi. Il Festival di Woodstock ha rappresentato qualcosa di più di un semplice evento musicale, è stato un fenomeno sociale e di costume che ha segnato una generazione. I promotori dell’iniziativa, Michael Lang, John P. Roberts, Joel Rosenman e Artie Kornfeld, pensarono inizialmente di trarne buon profitto, ma il numero sempre crescente di giovani (si parlò di circa 500mila presenti) che si radunava tra le colline di Bethel (piccolo borgo rurale nello stato di New York), li costrinse a lasciare l’ingresso libero. La manifestazione venne inaugurata il 15 agosto 1969 e per tre giorni vide sfilare grandi nomi del rock: da Joe Cocker ai Who, passando per un giovanissimo Carlos Santana. La vera star salì sul palco l’ultimo giorno: il chitarrista Jimi Hendrix deliziò il pubblico con due ore di concerto. Mentre si discute del tracciato per l’autostrada Livorno Civitavecchia, discussione che tuttora non è terminata, ed ancora non si sa se un giorno sarà realtà o solo un modo per far girare capitali da un cassetto all’altro. Intanto la Duroplat Basket Cecina continua la sua preparazione, è stato ingaggiato il primo allenatore il livornese Paroli che avrà l’arduo compito di insegnare la pallacanestro hai giovani cecinesi. Insieme a Paroli da Livorno arriva anche Guerrera a rafforzare la rosa della Duroplat. Viene fatta la prima iscrizione ad un campionato ufficiale FIP, la squadra cecinese parteciperà al campionato di 1° Divisione. Il modo migliore per prepararsi oltre ad allenarsi ed imparare l’organizzazione del gioco è quello di confrontarsi con altre squadre, il CG Solvay è una squadra perfetta, allenata da Tosello Franceschini, un maestro di questo sport, che parteciperà al campionato di promozione con mire di salita verso la serie D. Quindi un test impegnativo ed anche proibitivo, ma che metterà sicuramente in evidenza le condizioni dei cecinesi, per poter lavorare sulle deficienze maggiori e migliorarsi. La Figura in testa commemora il gruppo che si è affrontato sul campo del CG Solvay e che darà un responso inesorabile, come si può vedere nell’articolo qui a fianco, ma che servirà come base di confronto per vedere i miglioramenti che porterà il lavoro di Paroli. Il campionato comincerà in gennaio quindi per i rossoblù di Paroli ci sono ancora un paio di mesi per migliorare il gioco di squadra e ben figurare nel proprio girone. Siamo ormai alla fine del ’69, le lotte studentesche e operaie sono ancora calde, durante una manifestazione per il caro affitti il corteo si scontra con un’altra manifestazione di anarchici. I celerini che seguivano da vicino il corteo degli anarchici cercano di disperdere i due cortei con i lacrimogeni, ma questa scelta diventa letale perché crea il panico anche in un comizio della CGIL tenuto Luciano Lama che si svolgeva nei pressi dei disordini al Teatro Lirico. I partecipanti fuggivano dalle uscite di sicurezza e si aggiungevano ai disordini in atto. La voce del parapiglia si diffonde anche nella vicina Unversità Statale da dove arrivano gruppi del Movimento studentesco. Nel caos più totale una celerino Antonio Annarumma viene colpito alla testa con tubo prelevato da un vicino cantiere edilizio, o secondo i manifestanti colpito da uno scontro tra due mezzi della polizia. I feriti di questi scontri saranno più di mille e Antonio Annarumma sarà il primo morto degli anni di piombo, il paese è ormai sull’orlo della guerra civile, il divario sociale e la sofferenza generale del popolo italiano fa emergere un desiderio di svolta verso la sinistra. Per arginare questo avanzamento dei comunisti italiani inizia una stagione del terrore con la prima strage di Piazza Fontana a Milano. In un venerdì uggioso di dicembre, Milano vive le ultime ore lavorative della settimana. Alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana la chiusura è stata posticipata di mezz’ora, come solitamente avviene in occasione della borsa-mercato degli operatori dell’agricoltura. Nell’edificio sono presenti in sessanta, tra personale e utenti, diversi seduti intorno al tavolo ottagonale sito al centro della sala principale. Sotto quel tavolo, poco prima, una mano assassina ha nascosto una borsa nera con dentro 7 chili di gelignite (un potente esplosivo utilizzato nelle cave) e un timer impostato sulle 16.37. All’ora esatta un boato scuote la città e una pioggia di schegge di vetro investe decine di passanti. Dentro la banca si materializza l’inferno: al posto del tavolo si è aperta una voragine e tutto intorno è un insieme confuso di marmi, vetri, documenti e corpi straziati. Muoiono sul colpo dodici persone a cui, nelle ore successive, se ne aggiungeranno altre cinque, mentre sono 86 i feriti. L’illusione che si tratti di un atto terroristico isolato (alcuni pensano anche a una caldaia esplosa incidentalmente) svanisce presto: in meno di un’ora avvengono altre quattro esplosioni tra Milano (alla Banca Commerciale Italiana, solo in questo caso scoperta in tempo e fatta brillare dagli artificieri) e Roma (al passaggio sotterraneo di Via Veneto, davanti all’Altare della Patria e all’ingresso del Museo del Risorgimento).Dietro tutto questo c’è un disegno eversivo ben congegnato, che fino all’inizio degli anni Ottanta precipiterà il paese in un clima di terrore e che sarà ricordato come «Strategia della tensione». Si farà largo inizialmente la pista anarchica e la notte successiva alla strage di piazza Fontana gli investigatori arresteranno diversi esponenti dei circoli anarchici milanesi.Tra questi il ferroviere Giuseppe Pinelli che morirà due giorni dopo, precipitando dal quarto piano della Questura di Milano, in circostanze tuttora misteriose. L’episodio scatenerà una violenta campagna stampa nei confronti del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel maggio del 1972 da esponenti del movimento di sinistra Lotta Continua. Decenni di inchieste giudiziarie e giornalistiche e sette processi (l’ultimo nel 2005) non saranno sufficienti a trovare mandanti ed esecutori della strage di piazza di Fontana, ma emergeranno con evidenza le responsabilità di gruppi eversivi dell’estrema destra e di ambienti dei servizi segreti italiani e stranieri, animati dallo scopo di instaurare, attraverso gli attentati, uno stato di polizia permanente e rendere instabile la vita democratica del paese. Inizia il nuovo anno, con esso anche il campionato di 1° Divisione e l’esordio dei rossoblù è con una inaspettata vittoria sul campo della E.Rossi di Grosseto. Questa vittoria mette in risalto le qualità tecniche ed il gioco del collettivo dei rossoblù e l’ottimo lavoro svolta dal tecnico Paroli. La foto di copertina è della squadra assenti Bianchi, Farnelli, Guelfi, Bientinesi. Anche la seconda giornata vede i rossoblù vittoriosi sul Piombino, nella terza giornata la trasferta livornese contro il Maccabi vede la prima sconfitta dei rossoblù. Contro il Maccabi  l’inesperienza dei rossoblù risulta evidente ma servirà alla maturazione della squadra. La favorita del per il passaggio alla categoria superiore era L’AICS San Vincnenzo.

La Duroplat Basket Cecina si classificherà al secondo posto del girone D di 1° divisione dietro appunto l’AICS San Vincenzo, e per qualche rinuncia si aggiudicherà il passaggio alla categoria superiore già al primo anno spoprtivo.

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